Letterina di Camilla (ex Sveva)

Mesi fa qualcuno mi ha girato la foto di una pastorina con un faccino tristissimo, Sveva era il suo nome, si girava e rigirava piangendo disperata in un piccolo box del canile di Napoli, uno stretto cunicolo che doveva dividere con un altro cane, mi sono quindi resa disponibile ad accoglierla, ma pochi giorni dopo mi dicono che ha la leishmaniosi e dunque salta tutto…Ci penso e ci ripenso, dopo qualche giorno chiamo e dico di farla arrivare lo stesso, l’avremmo curata noi. Il suo arrivo slitta di settimana in settimana, l’organizzazione diciamo che non è sempre al top…quando ormai mi ero rassegnata che sta poveretta non sarebbe mai stata fatta partire mi comunicano che sta per arrivare, orario di arrivo previsto entro le ore 17..alle 16,30 non ricevendo notizie chiamo e mi dicono che sono tranquillamente in ritardo di 4 ore…Anche qui, come per tutto il mese di attese, rinvii..la tentazione era quella di dire lasciamo stare..
La poveretta è arrivata dopo le 20 di sera, stremata…l’abbiamo accolta e ricoperta di coccole, e sono stata felice di non aver ceduto alla voglia di dire: lasciamo perdere..
La piccina è stata subito scelta da una bellissima famiglia, quelle famiglie che già dalla prima telefonata ti danno una sensazione di tranquillità e serenità…di fiducia!
La ragazza, dolce Camilla (ex Sveva, nome troppo duro per una cagnolina tanto dolce) si è comportata da subito benissimo e ha conquistato il cuore dell’intera famiglia, anche della nonnina a cui eravamo preoccupati saltasse addosso, perché lei ogni tanto amava lanciarsi in salterellini abbracci, ma è bastato spiegare alla ragazza che non sempre va fatto per capire. Camilla ha avuto una possibilità pur avendo la leishmania, ci auguriamo che sia di buon auspicio per tutti

LEI è SVEVA, TRISTE CAGNOLINA RECLUSA IN UN CANILE SOVRAFOLLATO DI NAPOLI

E LEI è CAMILLA, felice cagnolina rassicurata, amata e AFFIDATAAAAAAA
Si è infilata al volo in auto, con un sorriso raggiante e l’intenzione di non scendere più da quell’auto che sapeva l’avrebbe portata alla felicità