L’abbandono dei cani è un fenomeno triste quanto vile, non vogliamo certo incolpare gli stabilimenti balneari o le località turistiche ma dobbiamo proprio dire che tutti questi divieni non aiutano davvero.
E’ importante, importantissimo che il cane venga visto come un “componente della famiglia” e non come uno sudicio essere peloso devastatore e disturbatore, per questo è essenziale che ogni persona che gira con il proprio cane eviti di arrecare disturbo e raccolga i bisognini del caro amico 🙂
INOLTRE è essenziale lottare contro questi divieti rivolgendosi ai comuni (raccogliendo delle firme, scrivendo al Sindaco, e scrivendo agli stabilimenti balneari, per INFORMARE SUL FATTO CHE PER POTER ACCOGLIERE I CANI NELLO STABILIMENTO BASTA FARE UNA RICHIESTA AL COMUNE COMPETENTE)
infatti..
A partire dal 2002 la normativa sulle spiagge non è più competenza delle Capitanerie di Porto ma direttamente delle Regioni che posso delegare i singoli Comuni. In ogni caso ora sono i singoli Comuni a prendere disposizioni in merito.
Come si evince dai divieti, purtroppo la Liguria è la regione più ostile verso gli animali, in particolare la zona di Levante.
Informandoci presso il Comune di Lavagna (per esempio) è emerso che il Comune chiede semplicmente agli stabilimenti balneari di fare richiesta con carta bollata (da 16 euro) e come vincoli impone solo che sia messo a disposizione del cane un ombrellone e la ciotola dell’acqua. Il Comune non pone nessun altro tipo di vincolo, NON VIENE RICHIESTA NESSUNA DISTANZA MINIMA TRA LA ZONA ADIBITA AI CANI E QUELLA SENZA CANI, NESSUN DIVIETO ALL’ACCESSO IN MARE (ovviamente, se vi fosse il permesso di stare in spiaggia e non di entrare in acqua si rasenterebbe il maltrattamento..).
Purtroppo gli stabilimenti balneari fino ad oggi contatti negano di conoscere la nuova ordinanza e siamo in attesa che il Comune ce la fornisca.
Invitiamo tutti coloro che capiscono l’importanza di tale campagna a contattare i Comuni e gli stabilimenti balneari, in modo da aumentare il numero di spiagge sul territorio italiano.
Ci siamo permessi di preparare delle lettere tipo che potrete personalizzare ed inviare ai comuni comuni
e delle lettere per gli stabilimenti balneari
LETTERA PER GLI STABILIMENTI BALNEARI
L’abbandono dei cani, si sa è una piaga tutta italiana e contrariamente a ciò che si pensa, la situazione non è migliorata, gli abbandoni non sono calati ma è cambiato il modo di abbandonare il proprio amico a quattro zampe. Prima per lo più veniva scaricato in strada, oggi viene scaricato alle tante associazioni presenti sui territori, che a loro volte sono costrette a “stiparli” in gabbia, che si chiami canile o pensione, per il cane non cambia..ed il cane passa dal divano di casa alla gabbia.. una parte di responsabilità va attribuita ad alcune località turistiche, che rendono la vita impossibile a chi vuole viaggiare con il proprio cane.
Nulla può indurre a persona sana di mente e con un minimo di coscienza ad abbandonare (o cedere) il proprio cane, ma bisogna avere la possibilità di viaggiare con il proprio amico peloso.
Grazie al cielo la situazione sta migliorando in tutta Italia, la parte più ostica resta la Liguria di levante, meta di tantissimi milanesi o lo sarebbe per i tanti che sono costretti a scartarla.
Vige ancora nelle località turistiche di levante un’ elevatissima intolleranza verso i cani.
Divieti di accesso al cane in tutti i negozi, e in tutto il levante pare ci siano solo 2 spiagge in cui il cane ha libero accesso (Chiavari e Santa Margherita). Le altre regioni sono piene di spiagge dove si può portare il proprio amico, e persino a Milano che non c’è il mare ma una semplice cava dove si accalcano migliaia di milanesi (l’idroscalo) è stata riservata una parte per i cani.
Perché tanto accanimento e intolleranza? è questo il modo per agevolare il turismo? A dire il vero pare solo un invito a non portarsi appresso il proprio amico, va da sé che chi ama il proprio amico a quattro zampe va altrove e chi lo ama poco………….
Questa non vuole essere una sterile polemica ma un invito ai Comuni di tutta Italia ad adeguarsi alla nuova realtà dove il cane è oggi considerato un componente della famiglia, considerando che a partire dal 2002 la normativa sulle spiagge non è più competenza delle Capitanerie di Porto ma direttamente delle Regioni che posso delegare i singoli Comuni.
Invitiamo tutti coloro che amano i cani a fare richiesta ai Comuni (per la concessione di spiagge libere per cani) e a fare richiesta agli stabilimenti balneari.
L’Italia oggi ha ben altri problemi sicuramente più importanti, ma anche salvare qulla parte di turismo obbligato a migrare verso mete più tolleranti può essere di aiuto per questa povera Italia
Roberta Oteri
Presidente Associazione
Canili Milano Onlus
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